Era il 2016 quando l’ex soldato inglese Richard Browing decise che avrebbe trovato un modo per permettere all’uomo di volare come Iron Man. La storia familiare di Browing ha influito molto su questa sua scelta: il padre era un ingegnere aeronautico che lavorava per un produttore di elicotteri (Westlands) ma avrebbe voluto fare l’inventore. Così lasciò il suo lavoro e si dedicò alla sua passione ma, nonostante avesse inventato una serie di progetti utili, tra cui un sistema per la sospensione della mountain bike, non riuscì a guadagnare con le sue invenzioni e, disperato, Micheal Browing si tolse la vita quando Richard aveva solo 15 anni. Per questo Richard prima di diventare inventore ha lavorato inizialmente come commerciante di petrolio ma, non soddisfatto, ha deciso di entrar a far parte della Royal Marine Reserves. “Mi ha davvero svegliato su ciò di cui sono capaci la mente e il corpo umano quando lo spingi davvero“, le sue parole.
Quando ha sentito di disporre di abbastanza libertà finanziaria ha deciso di seguire il suo sogno: costruire una tuta che avrebbe creato una forza propulsiva in grado di sollevare in sicurezza un essere umano da terra in modo controllato, un po’ come Iron Man, appunto.
All’inizio ha provato a prendere il volo con ali e ventilatori elettrici, fino a quando non ha avuto l’illuminazione: perché non legare un motore a reazione al suo corpo e costruire una versione reale dell’iconica armatura di Tony Stark?
Nel 2017 Richard, dopo parecchi test fallimentari, posticipi e tentativi, riuscì ad allungare il tempo di volo a 12 minuti così da essere pronto a presentare al mondo la prima versione della tuta: Daedalus Mark 1, (Dedalo in onore dello scultore ed inventore facente parte della mitologia greca). Ora, invece, la tuta viene chiamata Jet suit. Il fondatore di Gravity Industries, la startup britannica di Browing creata nel 2017, è entrato per la prima volta in quello stesso anno nel Guinness World Record per “la massima velocità in una tuta alimentata da un motore a reazione controllato dal corpo” e poi per la seconda volta nel 2019, passando da 32,02 mph a 85,06 mph.
Per ora acquistare una tuta Jet Suit è una possibilità solo per miliardari, dal momento che costa 446mila dollari, circa 380mila euro. Si trova in vendita presso i grandi magazzini Selfridges di Londra (no, non è possibile provarla in camerino!)
Browing ha comunicato che è al lavoro per costruirne un modello più economico e anche uno green, con un motore alimentato da energia elettrica.
Sul sito della Gravity Industries è possibile acquistare un’esperienza di volo nella sede del Regno Unito (una struttura riconvertita per testare i jet in un’ex base militare della RAF). Oltre all’addestramento del volo con la Jet Suit, si pranzerà proprio con Richard Browing. Se siete interessati sul sito è presente la sezione “contatta Gravity per le prenotazioni”
https://gravity.co/experience/
La tuta è stata stampata in 3D, ha 5 motori a propulsione (turbine) e un display head-up per mostrare i livelli di carburante rimasti. Il suo inventore dice che è faticosa da “portare” ed è necessaria parecchia attività fisica.
(le immagini sono prese dal sito gravity.co)